Cari amici,
di seguito, pubblichiamo il report del working group che abbiamo organizzato nel corso della Conferenza di Oslo, redatto in collaborazione con i nostri partner iracheni del Comitato organizzatore dell’Iraqi Social Forum.
L’associazione sportiva dilettantistica Sport Against Violence collabora, dal 2007, con la società civile irachena alla realizzazione di progetti sportivi e culturali. La nostra idea di partenza era di organizzare una maratona nella città di Baghdad, per mandare un segnale forte a favore della convivenza pacifica tra diverse culture, religioni, etnie e per dare un’opportunità ai cittadini di riprendere possesso delle strade della loro città. Questo perché crediamo che lo sport non sia solo un mezzo per mantenersi in forma, ma soprattutto un potente strumento educativo. In questo senso, lo scopo che perseguiamo è di contribuire ad un cambiamento sociale attraverso l’esperienza corporea, poiché lo sport, largamente inteso, così come l’arte e la musica, rappresenta un linguaggio universale capace di aggregare le persone, insegnando loro il rispetto dell’altro e delle regole, oltre che la capacità di interagire lealmente e su un piano di uguaglianza.
Finora, per ragioni legate soprattutto a problemi di sicurezza, non siamo riusciti ad organizzare la maratona di Baghdad, ma, negli anni scorsi, in collaborazione con l’Iraqi Civil Society Solidarity Initiative (ICSSI), abbiamo contribuito alla realizzazione di varie corse in diverse città irachene (Erbil, Bassora, Baghdad), della Maratona Internazionale di Erbil e, nel 2013, della prima edizione di SAV all’interno dell’Università di Baghdad, contemporaneamente alla prima edizione dell’Iraqi Social Forum.
Purtroppo, la drammatica crisi che l’Iraq sta attraversando, ha bloccato negli ultimi mesi l’avanzamento dei nostri progetti. Per questo motivo, la Conferenza ICSSI, tenutasi ad Oslo dal 27 al 29 Ottobre, ha rappresentato per noi una grande occasione per discutere con attivisti iracheni e internazionali del futuro dei nostri comuni progetti.
Per prima cosa, abbiamo avuto modo di rafforzare la collaborazione tra la nostra associazione e il Comitato organizzatore dell’Iraqi Social Forum, identificando come prioritaria la necessità di ricostituire un gruppo di lavoro, che prenderà contatto con il Comitato promotore della Maratona di Erbil, al fine di condividere i progetti futuri e beneficiare dell’esperienza organizzativa pregressa maturata nel Kurdistan iracheno. Questa rete coordinerà il proprio lavoro tramite regolari report delle attività svolte e riunioni via Skype.
Dalla discussione sono inoltre emerse le sfide che ci troviamo di fronte in questa fase: non solo quelle legate alla sicurezza, ma anche la necessità di sensibilizzare la società civile irachena relativamente al valore dello sport e della cultura come mezzi per coinvolgere le persone, spingendole ad incontrarsi e a lavorare insieme, al di là delle diverse appartenenze culturali, religiose o etniche.
Abbiamo inoltre identificato i seguenti obiettivi di breve e lungo periodo:
1) la creazione di una rete con le scuole e le comunità locali di Baghdad, al fine di organizzare piccole attività nel corso dei mesi a venire che culmineranno in un evento finale più grande, che si terrà, se possibile, in contemporanea con la II edizione dell’Iraqi Social Forum prevista per il 2015. Come primo passo di questo percorso, i nostri partner iracheni si sono impegnati ad organizzare un mini torneo di calcetto tra alcune squadre locali, a Baghdad, alla fine di Dicembre.
2) la creazione di una rete con associazioni, scuole e singoli individui nelle altre province irachene, proponendo l’esperienza di questo torneo di calcetto come primo passo per poi avviare la realizzazione di progetti più ampi. Il nostro obiettivo ultimo resta l’organizzazione della Maratona nelle strade di Baghdad, che necessita però di un miglioramento delle condizioni politiche e di sicurezza, oltre che di una adeguata preparazione.
Infine, è emersa anche una richiesta di solidarietà rivolta agli attivisti internazionali, non solo per offrire una formazione al nuovo gruppo di lavoro nell’ambito dell’organizzazione di eventi culturali e sportivi, ma anche in termini di partecipazione alle attività che verranno realizzate in Iraq.