E infine Baghdad… Infine per questo viaggio perché questo è un nuovo inizio! Già finalmente si è corso a Baghdad, un altro cinque chilometri, come a Bassora, però dentro l’Università: si l’Università di Baghdad, sembra impossibile ma qui ci sono ragazzi normali che fanno una vita normale, che studiano, scherzano, giocano e oggi corrono pure! Una bella struttura quella dell’Università di Baghdad, ancora più bella l’Università dello Sport: una pista di Atletica in tartan con tribune, piscina, palestre e anche una foresteria dove probabilmente ci alloggeremo l’anno prossimo per disputare la Maratona, insomma davvero niente a che invidiare al nostro Iusm.Per visualizzare le foto clicca sull’immagine
La Maratona, infatti, l’anno prossimo si fa qui a Baghdad! Non è più un sogno è una realtà e a crederci qui sono tutti: le Organizzazioni non Governative, il Comitato Olimpico, le Istituzioni, ma soprattutto la gente, i ragazzi che ti accolgono come una star, vogliono farsi fotografare insieme, ti chiedono addirittura di firmargli i cappellini e ti chiedono “allora quando si corre di nuovo?”.
Per poco più di 100 partecipanti, ad organizzare ben 30 volontari ansiosi di far bene, efficienti, disponibili, sorridenti. Poi 100 ragazzi che come è costume qui partono come razzi, poi non ce la fanno e si fermano, ma poi ripartono e tutti arrivano fino in fondo contenti di esserci e danno vita ad un’altra festa che non dimenticherò mai!
Le circa 800 magliette in giro stampate all’inizio di questo sogno dicono “Io ci sarò”: questo è il momento!