Un viaggio meraviglioso, un’ esperienza indimenticabile!
Questo in poche parole e’ il riassunto del viaggio in Cina in occasione delle Olimpiadi.
Per la seconda volta ho avuto l’ opportunita’ di vivere in diretta questo evento e così come ad Atene mi sono emozionato più volte davanti alle storie dei ragazzi che vi prendevano parte come atleti, volontari, pubblico!
La Cina: ero già stato in Cina circa vent’anni fa ed è chiaro che ho trovato un paese completamente cambiato in un’evoluzione, che pur sentendone parlare, viverla in diretta ha dell’incredibile: penso, senza esagerazioni, che Pechino sia attualmente la città più moderna del mondo! Grattacieli, strade, infrastrutture, efficienza … ma di certo non è un posto dove vivrei! Le differenze culturali sono tali e così profonde da rendere davvero difficile ogni tipo di comunicazione e questo a Pechino, fuori dalla città quasi impossibile nonostante la reciproca curiosità di conoscersi. Inoltre la densità della popolazione, il regime di governo, la struttura sociale impongono un’organizzazione di tipo militaresco a tutti i livelli: drappelli di persone perfettamente inquadrate si recano ai propri posti di lavoro sotto la direzione di un capo e lì dove il controllo viene meno subentra un’esigenza trasgressiva che spinge esattamente dal lato opposto e al non rispetto delle regole.
Così l’organizzazione degli eventi olimpici è stata precisa, puntuale ed efficiente lasciando poco spazio alla fantasia ma dando un’immagine di modernità al mondo, anche se certe cose si sono un po’ perse come la fruibilità da parte di tutti del villaggio intorno agli impianti sportivi aperto solo a coloro in possesso dei biglietti, privando della possibilità di incontri festosi tra popoli diversi così come si erano potuti vivere ad Atene.
Anche la politica sulla vendita dei biglietti è a mio parere discutibile: infatti averla chiusa il 26 di luglio pur senza aver esaurito i tagliandi ha dato ampio spazio al bagarinaggio!
Poi però c’erano le Olimpiadi con il loro valore, le emozioni, l’allegria, gli incontri, i gesti tecnici di chi con impegno dedica una vita a perseguire obiettivi che solo con sacrifici si possono ottenere e aver avuto la fortuna di essere vicini agli atleti potendo vivere anche dietro le quinte gli istanti prima di affrontare l’impegno sportivo grazie ad amici “addetti ai lavori” ha reso questa esperienza indimenticabile e di grande arricchimento.