Sabato 17 gennaio allo stadio Paolo Rosi e’ stato presentato il libro ‘ LA PACE VA PER CORSA’ scritto dal nostro amico e sostenitore Pino Papaluca.
Oltre ad essere un libro emozionante nel quale Pino ci racconta i suoi viaggi a sostegno della pace e della solidarieta’ , il ricavato delle vendite (contributo libero a partire da euro 10,00) sara’ interamente devoluto al sostegno dei popoli e delle stesse situazioni che sono trattate.
Bravo Pino per tutto quello che fai, siamo orgogliosi che tu sia nostro amico!
Desidero puntualizzare alcuni aspetti della vicenda che mi ha visto e mi vede protagonista: quella dell’ “imbroglio” perpetrato ai danni dell’organizzazione della Maratona di Roma.
Non voglio sottrarmi alle responsabilità di un comportamento scorretto, ma esporre le circostanze che mi hanno spinto ad attuarlo.
Come ho avuto modo di spiegare ad Enrico Castrucci in persona in una telefonata due giorno dopo la Maratona, come è stato pubblicato sul nostro sito ( non abbiamo a disposizione quotidiani e riviste, pertanto questi sono i mezzi di cui disponiamo per comunicare), e come ho scritto a te in una mail indubbiamente tardiva, dopo un lavoro di otto mesi fatto di contatti con vari organi istituzionali iracheni ( lavoro di cui ti ho consegnato documentazione ) per avere nostri ospiti atleti per correre la maratona di Roma, a quindici giorni dalla corsa ci sono stati segnalati questi tre ragazzi iracheni che di certo non erano atleti di primordine, ma erano in grado di portare a termine la maratona e per il contenuto simbolico questo era sufficiente
Poi il giorno della gara: appuntamento a Caracalla per la consegna dei pettorali, uno dei tre non c’è, riesco a contattarlo telefonicamente e mi dice che non sta bene e non se la sente di correre. Pochi minuti per decidere, per non buttare mesi di impegno, per mantenere alta l’attenzione su un progetto al quale crediamo con tutti noi stessi.
E allora si, l’errore, lo richiamo e gli dico che corro per lui ( ma solo per lui, non per altri quattro!) e di aspettarmi alla fine.
Anche il giorno dopo non ammetto l’errore: è come trovare un bambino con le dita nel barattolo della marmellata che nega, non è bello ma credo che sia umano!
Poi le spiegazioni di cui sopra e la volontà di farci ri-conoscere soprattutto coi fatti: siamo andati oltre organizzando eventi con intenti solidali e continuando a lavorare al progetto di una Maratona a Baghdad, progetto che sta crescendo e che speriamo possa essere il vero catalizzatore dell’attenzione che merita!
Nicola Visconti
In una fredda serata milanese ieri si e’ disputata la partita tra la nazionale iraquena e una selezione di giocatori rappresentanti l’associazione “UN GOAL PER LA PACE” (www.ungoalperlapace.org ), associazione che persegue i nostri stessi fini:
Con vecchi e nuovi amici in compagnia del nostro sostenitore Yousif Jaralla, autore e protagonista del lavoro “LA CASA DELLE FARFALLE” rappresentata per noi , attraverso il quale abbiamo divulgato il nostro progetto ad un pubblico più vasto e variegato rispetto a quello del mondo del podismo amatoriale che ormai ben ci conosce.E’ stata dunque l’opportunità di fare un punto della situazione rispetto al lavoro svolto negli ultimi mesi per coloro che ci seguono fin dalle origini e farci conoscere da coloro che incontravamo per la prima volta anche attraverso giornalisti e TV presenti!A noi la serata è piaciuta molto e senz’altro ripeteremo l’esperimento sempre utilizzando i testimonial di cultura, arte, sport e spettacolo che sempre più numerosi ci sostengono: un sentito ringraziamento a Yousif ed a tutti gli intervenuti.
Una bellissima accoglienza quella che ci ha riservato l’ambiente palermitano dove siamo stati lo scorso 16 novembre in occasione della maratona: anche qui abbiamo avuto l’opportunità di far conoscere l’evoluzione del nostro progetto e il sostegno accordatoci è stato totale.
In particolar modo dobbiamo ringraziare Aldo Siracusa speaker della manifestazione e responsabile del cronometraggio, che ha indossato i nostri “colori” durante la maratona ma soprattutto RACHID BERRADI primatista italiano di mezza maratona.
Rachid è un ragazzo d’oro ed averlo amico e sostenitore convinto della BAGHDAD MARATHON è un vero onore per noi: fortemente impegnato nel sociale su più fronti, in occasione della maratona di Palermo ha ospitato (interamente a suo carico) cinque atleti diversamente abili provenienti dal Marocco e reduci dalle Olimpiadi di Pechino. L e disavventure che ha incontrato durante questa iniziativa sono inimmaginabili: basti pensare che questi ragazzi sono riusciti ad arrivare alle cinque del mattino di domenica a Catania e senza bagaglio, il che vuol dire anche senza carrozzine! Ciò nonostante Rachid è riuscito a farli arrivare per tempo e a rimediare qualche attrezzatura di “fortuna” con la quale hanno preso parte alla gara suscitando l’ammirazione e l’entusiasmo di un caloroso pubblico paremitano.
Chiunque voglia sapere di più e sostenere le sue iniziative può contattarlo attraverso di noi.
Una qualificata rappresentanza della Baghdad Marathon ha portato sul suolo della “cinematografica” Manhattan, simboli, striscioni e materiale informativo del nostro progetto, riscontrando nella gente immediatamente notevole interesse e curiosità per un’utopia che vediamo, tappa dopo tappa, sempre più concretizzarsi, tant’è che non lo consideriamo più un sogno di un “visionario” ma una speranza che presto sarà realtà.
Quest’ottimismo mi deriva anche dall’aver constatato, la sera dell’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti BARACK OBAMA, essendo presente in prima persona nella piazza di Times Square, che la folla lì radunata per “l’evento”era convinta che il nuovo Presidente riuscirà a cambiare il mondo ma soprattutto la vita degli americani.
Siamo tutti speranzosi che ciò accada, per il bene dell’umanità e che finalmente si dia priorità ad una politica fatta di pace e di dialogo e che a parlare non siano più le armi e l’oppressione.
Concludendo con lo slogan più ricorrente di Obama “ WE CAN”.
Credo proprio che con queste premesse ci sia effettivamente la speranza di poter andare a fare un giorno, non troppo lontano, una Maratona a Baghdad.
Cominciate ad allenarvi!!!!
Buona corsa a tutti
Giancarlo
Mentre è diventata ufficiale la data per la seconda edizione di “SPORT AGAINST VIOLENCE” che si terrà nuovamente allo Stadio delle Terme di Caracalla dal 23 al 31 maggio 2009, molti sono i fronti in evoluzione che ci stanno concretamente avvicinando alla realizzazione del nostro sogno: il format (chiamiamolo così…) di SAV sta riscuotendo molto interesse tanto che si profila la possibilità di realizzarne un’edizione a BEIRUT ed una a BABILONIA!
E’ per questa ragione che il prossimo 30 novembre saremo presenti alla maratona di Beirut dove incontreremo le autorità locali per studiare insieme la fattibilità del progetto! Ma c’è di più!
Dopo il lungo lavoro svolto con l’ambasciata Irachena e con tutti coloro che hanno appoggiato e sostenuto il “sogno”, il 10 dicembre partiremo per l’IRAQ! Saremo ospiti della città di BABILONIA dove l’idea della MARATONA è stata accolta con grande entusiasmo da istituzioni, associazioni sportive, società civile tanto da invitarci per entrare nella fase organizzativa vera e propria: non sappiamo che tipo di accoglienza troveremo e quali saranno le difficoltà che incontreremo per relazionarci con un mondo così diverso, ma l’emozione è tanta e anche la soddisfazione per essere arrivati fin qui.
Infine vogliamo informare che il giorno 8 dicembre al teatro S. Genesio YOUSIF porterà la Sua narrazione “LA CASA DELLE FARFALLE”: sarà una serata ad inviti per coloro che hanno piacere di passare qualche ora con noi per conoscerci o ri-conoscerci. Chiunque fosse interessato può contattarci via email per maggiori informazioni.